mercoledì 14 settembre 2016

Maria Teresa Palacios Muestra personal en Italia 2016


 La sua conoscenza della tecnica pittorica,la brillantezza degli accostamenti cromatici,a volte arditi ma sempre gradevoli. Di tanto in tanto nei suoi quadri aleggia il simbolo dello Ying e lo Yang ,quasi a voler dire che il bene e il male, fanno parte della nostra vita. Inoltre colgo nelle sue opere, un bell'esempio dell'espressione dell'io,e di una emotività positiva. ROSA CATELLO Articolo BITONTO LIVE di LA REDAZIONE Filosofia buddhista e civiltà maya si fondono nell'arte di Maria Teresa Palacios. La sua personale "Luz mistica" è in mostra al Torrione Angioino fino a questa sera. Bitonto ospita l'artista messicana per la prima volta in Italia, grazie alla collaborazione con Armand Soppi e Yanira Delgado dell'associazione messicana El Zottano. L'arte di Palazios è intrisa di spiritutalità e frutto di meditazione. Nascono dall'esigenza di connettersi con l'universo le tele de mandala, come quella dello "Yang e dello Ying" o della saggezza. «L'incontro col buddhismo – confessa Maria Teresa Palacios – mi ha aiutato a superare un momento particolare della mia vita e rappresenta una continua fonte d'ispirazione per la mia arte. È imposibile prescindere dalla dottrina yoga per comprendere il messaggio della sua arte, che invita gli uomini a riscoprire se stessi con la meditazione nella ricerca della "luce mistica" dell'universo. "Elevacion de coscienza" (olio 2016) è la tela scelta come emblema della mostra. Rappresenta l'illuminazione del settimo chakra, ovvero il raggiungimento della completezza e della perfezione con la visione del serpente Kundalini, simbolo del risveglio delle potenzialità umane. Il fiore di loto, che cresce dal buio e dalla melma per poi divenire un fiore puro, rappresenta invece lo sviluppo della consapevolezza umana dalle qualità animali, relative ai chakra inferiori, verso la radiosa luce dell’anima. La mostra "Luz mistica" farà tappa a Polignano il 19, 20 e 21 agosto, nel porticato della biblioteca comunale.Articolo BITONTO LIVE di LA REDAZIONE LUZ MISTICA. Per comprendere i dipinti della serie "LUZ MISTICA" di Tere Palacios, si deve iniziare con la questione di come si raggiunge la vera spiritualità? Anche se quasi tutte le religioni affermano di saperlo, le loro risposte non coincidono; in realtà, ci sono quasi altrettante risposte quante religioni. Cercando di trovare la nostra spiritualità si finisce per indagare quelle virtù che si sono allontanate dal nostro cammino. Uno dei lavori più importanti che Tere Palacios ha eseguito nella serie "LUZ MISTICA" è uscire e scoprirsi nella sua coscienza, la spiritualità che palpita nel pennello. Il suo viaggio astrale realizzato con l'aiuto della meditazione, viaggi e ritiri, ha scoperto strade rappresentate in ogni opera di "LUZ MISTICA", ogni opera è una lettura sulla illuminazione, lampi di epifanie che sono stati inviati dalla sua esperienza mistica. Ci sono tre punti importanti che si sviluppano in questa serie. Il primo: il Colore, come un mantra che batte in tutta la sua atmosfera, è come se la superficie fosse liquido e colori diluiti dal suono, è un punto importante perché Palacios sviluppa una colorimetria focalizzata sulla sperimentazione di astrazione, è un colore che fa vibrare lo spettatore con la sua sensibilità. Il colore è mistico come una preghiera tantrica che risuona costantemente. Il secondo punto: il Simbolismo, i chacra rappresentati nei corrispondenti simboli, l'occhio che vede tutto, il fiore di loto, la figura umana in posizione di meditazione, la luce che emana il cielo, l'albero della vita e Madre terra, la lotta contro l'ego, i messaggi Mandalici, la risonanza del mantra ... tutti gli elementi utilizzati rendono ogni lavoro una "lettura pittura", come quelle pergamene giapponesi "Kakejiku" dove i monaci zen scrivevano i loro insegnamenti la cui lettura diventa un rito, così nella serie "LUZ MISTICA" vi sono segni per una lettura cerimoniosa, ogni quadro è stato fatto perché lo spettatore comprenda la ricerca dell'illuminazione. Il terzo punto: Il Misticismo, capire questo punto come "Stato di perfezione religiosa che consiste nell'unione o contatto dell'anima con la divinità." Il lavoro in generale è quel contatto che Palacios ha avuto con la sua divinità, è il risultato di questa ricerca virtuosa che ogni persona sviluppa durante la vita. Si tratta di un piccolo frammento che ci dà, è l'anima nuda, senza convenzioni estetiche. "LUZ MISTICA" è una lezione Zen dove ci mostra la fragilità della sua spiritualità; una spiritualità che si trasforma in colore, un colore che sensibilizza l'oscurità umana. Tere Palacios con suoi dipinti diventa la Chamana Huichol che con il colore esprime la sua religiosità, ci mostra che la luce è dentro di noi, quella luce che tutti abbiamo e che dobbiamo mantenere. Questa mostra e la sua ricerca delle virtù umane. Palacios risponde con questa serie; Siamo colore, il blu che si nasconde sul vermiglio, siamo l'albero che cresce dentro di noi, noi siamo l'acqua dove il Loto si alimenta, siamo il raggio di sole che rompe il buio, siamo la solitudine che calma l’incertezza, siamo la particella di un universo, siamo l’occhio che osserva le verità, noi siamo la luce, siamo la luce mistica. SERIE CUERPO La rappresentazione del corpo in tempi antichi è stata quella di impersonare l’essere umano più vicino possibile al suo stato naturale. Tere Palacios nella sua serie di dipinti CUERPO fa uno studio estetico-antropologico sui ruoli sociali di ogni individuo, partendo dal disegno originale asessuato e amorfo realizzato nella sua infanzia. Con il tempo ha sviluppato ogni personaggio con un ruolo sociale, come se questo essere stesse realizzando un opera teatrale dove la messa in scena è l'esistenza stessa. Quanti ruoli sociali ricopriamo durante la nostra vita? Questo esercizio pittorico che fa Tere Palacios rivela il soggetto contemporaneo nella sua radicale alterità, nel limite di non essere più se stesso, essendo già privato di se stesso, senza intimità possibile, completamente esposto nella società dello spettacolo.
Illustracion de Bitonto Città dei festival 2016. Yanira Delgado Altamirano
Teresa Palacios




















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